LA FORNACE DELLA CREATIVITÀ

LA STORIA

Ubicata a cento passi dall’abitazione-studio del grande scultore, la Fornace era il luogo, scrive il pittore Francesco Hayez (Memorie, 1890), dove “Il Canova faceva in creta il suo modello”. Era questo uno dei momenti privilegiati dal Maestro; il momento dell’ideazione, della “prima forma” in creta forgiata col fuoco, insieme a quello finale con l’intervento diretto e conclusivo dell’artista sul marmo. Il passaggio si risolveva in un rigoroso processo di ‘sublimazione’ dell’immagine: dalla prima intuizione, spesso anticipata dai disegni e talvolta dai dipinti, approdava alla contemplata serenità della pura forma, secondo un percorso che, con terminologia idealistica, promuove il passaggio dall’io empirico all’io trascendentale.

La fornace ha una conformazione circolare con tre nicchie laterali e la parte centrale che svetta verso l’alto con un “occhio” aperto verso il cielo. La sua forma, il cerchio, è uno dei simboli arcaici più potenti con infiniti significati. Rappresenta il Sole; è il potere maschile, ma, poiché nello stesso tempo simboleggia l'anima e l' acqua, è anche il principio femminile materno. Il cerchio è il principio e la perfezione ciclica dell’eterno ritorno e quindi dell’immortalità. Il cerchio è il simbolo della totalità e la sua forma esprime pienezza e armonia.