LA FORNACE DELLA CREATIVITÀ

Felice Levini

LEVINI è un artista eclettico e cangiante che si esprime attraverso i molteplici strumenti dell’arte contemporanea, spaziando dal disegno alla scultura, dall’installazione alla performance. Le immagini che scaturiscono dalla sua ricerca compongono un codice simbolico ed ironico che fa della contaminazione dei linguaggi, dell’innesto, la sua cifra stilistica. Nei contrasti, nelle contrapposizioni, nelle scomposizioni e nei ribaltamenti, la sua opera si rinnova continuamente generando inusuali significati, rivelando spazi inediti di interpretazione. Levini attinge con disinvoltura materia dalla letteratura come dalla mitologia, dalla natura come dai linguaggi contemporanei della comunicazione digitale. La mostra prende il nome dall’installazione site-specific ZEUS allestita dall’artista al centro dell’Antica Fornace di Antonio Canova. Con quest’opera, già presentata in una prima versione presso i giardini di Villa Blanc in occasione della mostra Frammentazioni, Felice Levini rappresenta uno spazio fisico, ma anche ideale, in un gioco di piani sospesi che si contrappongono, ribaltano e specchiano continuamente. Il segno apparentemente ironico, quasi ludico, muta inaspettatamente l’ordine interpretativo proiettandoci in una dimensione spazio temporale sospesa sul vuoto cosmico, destabilizzante, per rivelarci infine significati profondi e simbolici. Osservare quest’opera è come sfogliare il suo vocabolario metaforico e autobiografico, il suo immaginario, la sua cosmogonia. “Un altro Zeus e altre cosmogonie si agitano nello spazio conico e aniconico della Fornace del Canova. La grazia del gioco e gli eleganti esorcismi dell’illusionista, qualità da sempre peculiari del lavoro di Felice Levini, a partire dai puntillismi severiniani e dalle volatili descrizioni delle battaglie sovraintendono, ancora una volta, alla composizione dell’opera esibita. Zeus è folgore ma è anche petardo, nel gioco di simmetrie e gerarchie rovesciate dall’alchimista, tra botti futuristi e ironie calviniane.”(F.Prati) Anche per Levini l’Antica Fornace di Antonio Canova ha rappresentato una sfida, con la sua conformazione circolare e la parte centrale che svetta verso l’alto con un “occhio” aperto verso il cielo. La sua forma, il cerchio, è uno dei simboli arcaici più potenti con infiniti significati. L’alchimia di questo luogo, che vibra ancora dell’energia creativa del Canova, guida la messa in scena delle opere degli artisti che nasce in stretta relazione e dialogo con queste sale, appartate e silenziose nel pieno Centro Storico di Roma.