LA FORNACE DELLA CREATIVITÀ

Edmund Kurenia

Edmund Kurenia è nato in Polonia nel 1977 e il suo vero nome è Tomasz Józefowski. Il nome d’arte Edmund Kurenia è composto dal nome del nonno paterno Edmund e dal cognome della nonna paterna Kurenia, nata in Ucraina.
Edmund studia nella scuola privata Progettazione dello spazio e della Forma.
Sin dalla giovane età esprime interesse verso tipografia, grafica e fotografia.
Riceve all’ età di nove anni dalla nonna paterna la sua prima macchina fotografica, una CZAJKA 3. Impara dal padre, appassionato anche lui di fotografia, tanto che in casa si era creato un vero laboratorio per sviluppare le pellicole, la fotografia analogica.
Dopo anni di ricerca della propria strada nei campi artistici della fotografia, della grafica e della pittura, Edmund decide di lasciare la Polonia.
Approda dapprima a Cipro, dove lavora come barista presso il bar di un hotel.
Al lavoro, porta con sé sempre una macchina fotografica digitale SONY e fotografa gli oggetti lasciati nelle stanze dai turisti. La sua raccolta di foto gli permette di realizzare il progetto “Objets Trouvés – MINI BAR SERVICE”.
In questo lavoro, Kurenia vuole esprimere la costellazione di gesti spontanei compiuti inconsapevolmente dalle persone, che raccontano le loro storie. “Tutto ciò è la creazione della realtà intima ed io come fotografo - dice Kurenia - cerco l’intimità reale, sono consapevole che mentre scatto una foto mi trovo in mezzo alla storia dell’oggetto ed il suo proprietario. Quando trovo l’apice del caso, la mia forma e la mia visione si completano. Questa è l’autopsia di riconoscimento che come titolo ha l’umanità con il suo spazio e il suo tempo. Ho capito che lo spazio non gradisce il vuoto assoluto”.
Il progetto Objets Trouvés, ottiene il riconoscimento tramite la mostra organizzata nella Galleria LE PETIT CANNIBAAL, curata dal dadaista Ximo Rocher. Alla mostra sono state esposte cento otto fotografie.
Dopo la sua permanenza a Cipro, Kurenia torna in Polonia e si ferma a Wrocław. Qui, trova altri interessi e crea un altro progetto: “KONDYCJA SPOŁECZNA XXI WIEK - DWORZEC ŚWIEBODZKI WROCŁAW [Le Condizioni Sociali del XXI secolo. La Stazione Świebodzki Wrocław], in cui presenta foto che evidenziano i disagi e i problemi sociali della gente.
Nel frattempo, inizia a collaborare con diversi studi fotografici, fino ad arrivare alla creazione di un proprio studio di fotografia e di grafica, che chiama NOS – New Options Spaces.
Dopo cinque anni di esperienze in fotografia commerciale in cui si occupa di moda, mobili, packshoot, ritratti, decide di chiudere lo studio e di dedicarsi di viaggi.
Parte per l’Europa e non solo, passando per Inghilterra (Londra), Spagna, Francia, Cipro, Egitto (Cairo), Italia (Polignano, Napoli), Danimarca, fino ad arrivare in Canada. “Perché per poter capire un’ altra civiltà, scrive Kurenia, bisogna avere un confronto”.
Nei suoi viaggi, decide di osservare, per poi fotografare, l’istinto di sopravvivenza, presente nelle diverse culture. Inizia anche a scrivere relazioni per il giornale polacco “Filiżanka smaków”. Realizza un altro progetto: “HIDDEN OUTSIDE – EUROPE”, in cui Kurenia cerca di trovare forme e disegni presenti nelle persone fotografate, le quali già hanno le loro sofferenze.
“L’etichetta e il nome non hanno nessuna importanza, dice Kurenia, grazie ad esse è solo più facile vivere nei tempi che corrono, nella realtà dominata da tante informazioni di diverso genere. Viviamo in tempi in cui l’eccessiva tecnologia ferisce la civilizzazione e impoverisce parole e immagini. E’ probabile che viviamo in tempi dominati dallo specchio che crea il repertorio della fantasia umana. Credo però che in tutta questa entropia ... esista un ordine spontaneo”
Il progetto “Hidden Outside - Europe” è stato presentato nel 2016 in Canada, nella Galleria DAM SELFLY tenuta da Susan Virginia Irons Ware. In questo progetto Edmund Kurenia ha esposto i ritratti di trenta persone, conosciute durante i suoi viaggi.
“Ho provato a tirar fuori dai loro comportamenti i gesti spontanei senza nessuna finzione”sottolinea Edmund.
Nel 2016 Kurenia lascia il Canada e in collaborazione con Hangar Tattoo Studio & Gallery tenuta da Cecylie Agostini, prepara un altro progetto: “La realtà è un optional”. A questo, prendono parte undici persone tra le quali musicisti, performers che espongono i loro corpi coperti di tatuaggi.
Alla fine di questo percorso, Kurenia così si esprime: “Ogni persona che si presenta sulla tua strada è un tuo riflesso, è la tua intenzione. Non ha nessuna importanza né la lingua che usi per comunicare, né i capi che indossi. L’unico fattore importante è trovare l’equilibrio energetico in se stessi e negli altri per poter esprimere che tutti siamo un Tutt’uno”.
Il successivo progetto realizzato da Kurenia nel 2017 in Canada, è: “New Constellations - Mirror of nature”.
Questa volta Edmund ha voluto tirare fuori la struttura del tempo espressa tramite il dialogo tra l’acqua e la luce. Perché secondo Kurenia: “Le nuove costellazioni sono una nuova forma di progettazione di realtà e di spazio. Tutte e due sia lo spazio che la realtà non tollerano il vuoto assoluto. Il mondo viene ascoltato, percepito e osservato senza pregiudizi”. Il progetto “New Constellations – Mirror of Nature” viene esposto a Roma in tre luoghi diversi: nel 2017, nella Galleria Spazio 44 sotto la cura di Francesco Colagrande e nella Galleria Canova 22, tenuta da Fiorenza d’Alessandro, nel 2018 nell’Hotel Oxford. Questo progetto è in continuo sviluppo e viene arricchito man mano di nuove fotografie scattate in Sicilia e a Roma.
Altro progetto di Kurenia si intitola: “Edmund Kurenia 7 lat w podróży /2010 – 2017/ Canada > Europa” e viene esposto nella Galleria Canova 22 a Roma in collaborazione con le curatrici della mostra Fiorenza d’Alessandro e Laura Fusco. In questa occasione, Kurenia presenta trentacinque fotografie di paesaggi scattati durante i suoi viaggi tra Europa e Canada.
Le foto di paesaggi in bianco e nero e altre foto di ritratti di persone con i loro corpi tatuati hanno un unico filo conduttore: il dialogo tra l’uomo e lo spazio. Edmund Kurenia sottolinea che: “ i paesaggi non hanno mai avuto proprietari... I paesaggi sono stati creati in collaborazione tra l’uomo e la natura e lo spazio. La somma di questa creazione sta solo nella osservazione e nella trascrizione”.
Oggi Edmund Kurenia vive a Roma, dove lavora su nuovi progetti e sulla rielaborazione dei progetti del passato. Tra questi: “Objets Trouvés – MINI BAR SERVICE”. e “New Constellations - Mirror of nature”.